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Quantum Nexus – Sincronicità tra Arte e Scienza
4 Marzo, 2024 @ 17:00 - 20:00
Alla Città della Scienza il 4 marzo si è tenuto l’evento di apertura del percorso: Quantum Nexus: Sincronicità tra Arte e Scienza. Un brand quanto mai appropriato che prevede incontri periodici organizzati dalla Fondazione Idis-Città della Scienza, l’Associazione Eudora e la Fondazione Morra in collaborazione con Enti di Ricerca Scientifica, tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il CNR con gli Istituti ISASI, INO e SPIN del dipartimento di Fisica e Tecnologie della Materia, l’Università degli studi di Napoli Federico II e l’Università degli studi della Campania Vanvitelli Luigi Vanvitelli.
Il Quantum Nexus vuole essere un laboratorio di ricerca per l’integrazione di Arte e Scienza che trae nuovo stimolo dei recenti sviluppi della Fisica Quantistica e delle tecnologie quantistiche, a partire dalla missione storica di Città della Scienza, come evidenziato dal Presidente di Citta della Scienza Riccardo Villari in un video messaggio di saluti, e coinvolgendo la città di Napoli e la Regione Campania con le loro istituzioni culturali, sia scientifiche che umanistiche e museali, e vuole estendersi a tutta l’Italia e poi su scala internazionale, anche in preparazione di un evento finale da tenersi nel 2025, anno mondiale UNESCO dedicato alle tecnologie quantistiche.
L’’incontro al quale hanno partecipato oltre 150 ospiti tra cui gli studenti di due licei scientifici della Campania è stato aperto da Paolo Silvestrini, che ha illustrato i contenuti concettuali alla base del Quantum Nexus: sincronicità tra arte e scienza, mostrando tra l’altro un messaggio di saluto del premio Nobel per la Fisica Tony Leggett, che ha descritto l’importanza di un principio di bellezza alla base di ogni importante ricerca scientifica e segnalato il ruolo internazionale della scuola napoletana nello sviluppo della cosiddetta seconda rivoluzione quantistica.
L’apertura di questa serie di appuntamenti non poteva non partire dalle figure simbolo di due grandi scienziati, anticipatori della nuova consapevolezza che si sta diffondendo: Antonio Barone e Vittorio Silvestrini, due pionieri, eccellenze del mondo accademico. Per celebrare il loro importante lavoro scientifico numerosi interlocutori, scienziati a vario titolo, provenienti da tutt’Italia, hanno dato la loro disponibilità a partecipare come relatori a questo primo appuntamento tra i quali: il Prof. Enzo Iarocci già Presidente INFN-, Stefano Fabris Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del CNR, nonché i responsabili nazionali delle ricerche sulle Tecnologie Quantistiche finanziate dal PNRR ovvero Prof Francesco Tafuri e Prof Francesco Cataliotti, i quali hanno riportato i più recenti risultati sullo stato di avanzamento di queste importanti progettualità per l’ Italia”
L’architetto Massimo Pica Ciamarra, che ha curato la progettazione di Citta della Scienza, ha ricordato come dalle sue origini fino ad oggi il museo scientifico di Bagnoli ha sempre ospitato installazioni d’arte, che sono stati fonte di ispirazione di alcuni lavori internazionali.
Quando arte e scienza si incontrano, si crea una sinergia che può portare a risultati sorprendenti. L’arte può ispirare la scienza a nuove intuizioni e la scienza può fornire all’arte nuovi strumenti e tecniche, afferma Paolo Silvestrini, fondatore di Eudora Association e professore di fisica all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Tra gli altri relatori sono intervenuti famosi scienziati vicini al lavoro di Vittorio Silvestrini e Antonio Barone, tra cui, Berardo Ruggiero, Enzo Cuomo, Simona Mosca, Maria Parisi, Antigone Marino.
Il prossimo evento è previsto per il 22 Aprile, sempre a Città della Scienza, in concomitanza dell’inaugurazione una mostra d’arte connessa al Quantum Nexus, grazie alla Fondazione Morra che ha dato in prestito al Museo della Scienza opere di artisti simbolo dell’arte concettuale, tra cui Marcel Duchamp e Joseph Beuys cosi come anche opere di altri “Scienziati Artisti”.